I cotonieri inglesi (e i rappresentanti dei
loro colleghi di altri Paesi) si sono riuniti a congresso – ma chi, oggi, non
si riunisce a congresso? – per studiare mezzi atti a risolvere la crisi della
loro industria.
Che cosa è dunque successo? Una cosa
semplicissima: il Giappone, vinto e cancellato dalla faccia della terra, ha
ricominciato ad esportare filati e tessuti di cotone a prezzi di dumping. Gli americani
hanno ricostruito l'industria nipponica, come hanno ricostruita la tedesca; ed
ora i vinti si vendicano mettendo guai i vincitori.
I rimedi? Semplicissimi: dividere il mondo
in "spazi vitali cotonieri", assegnare a ciascun produttore un suo
specifico mercato. È un rimedio che non ha mai risolto il male, ma intanto
serve a tirare avanti.
Così, rieccoci alla politica del dumping e alla teoria dello spazio
vitale. Strano: la seconda guerra mondiale era stata combattuta, si diceva, per
eliminare fra l'altro questi due mostri; l'unico effetto è che la teoria del "Lebensraum"
è passata sulle labbra dei suoi nemici di ieri.
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