Saragat, Romita, Simonini; Simonini, Saragat, Romita; un pizzico
di Matteo Matteotti, un "sapore" di Codignola; di anno in anno, il "travaglio"
del Partito Socialdemocratico sfoglia la margherita di quei nomi.
La scelta obbedisce, beninteso, a profonde ragioni: Romita un anno
prima delle elezioni, Saragat in tempo di combinazioni elettorali,
eventualmente Simonini a celebrare il ritorno al governo.
E c'è sempre una Balabanoff a gridare "Viva il socialismo" in faccia
all'eletto di turno…
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